giovedì 21 novembre 2013

TORTA RUSTICA di PERE e CIOCCOLATO





E così è arrivato anche il freddo e da una parte dico menomale, c'era voglia di maglioni e soprattutto di cappelli, che aspettavano numerosi nell'armadio. C'era voglia di zuppe calde, di film sul divano col plaid, di aria pungente al mattino e quell'odore tipico che solo l'inverno possiede. Mi ricorda i pomeriggi delle elementari, quando uscivo da scuola e l'aria si faceva già più scura, tornavo a casa a fare merenda e poi disegnavo o giocavo, immersa nei miei pensieri che già all'epoca ricordo essere numerosi. Più che altro contorti, forse più grandi di me per l'età che avevo o forse li ricordo così ma erano solo pensieri di bambina. Ci sono sensazioni che non riesco ad evocare a richiesta ma che arrivano improvvise, portate da qualche odore o da un sapore, da un ricordo indistinto, da un colore o da un'immagine. E a volte cerco di afferrarle ma sono così nebbiose che si lasciano assaporare solamente così, nella loro forma vaga, così, tanto per farmi scervellare e tenere allenato il mio cervello. Perchè nei cassettini del mio cervello è tutto conservato, forse un po' in disordine, come la mia casa dopo qualche giorno che non rimetto a posto. Forse è proprio perchè sono in disordine che quando riesco ad acchiapparne qualcuno di quelli tosti, di quei ricordi che si portano dietro una caterva di sensazioni-sentimenti, è così emozionante. Chiudo gli occhi e me li godo tutti. 
In questi giorni la mia attività onirica ferve più del solito, sogno quartieri indiani nella mia città, viaggi insoliti e improbabili, affollamenti di persone. Saranno tutti i noodles che mi sto cucinando in questo periodo? Mah! 
E così ho lasciato fluire i miei pensieri senza freno, come mi venivano fuori, per condividerli con voi, come sempre. 




Oggi un dolce tipicamente autunnale, il classico abbinamento cioccolato e pere in una versione semplice dal sapore e dall'aspetto rustico. Per la ricetta ho preso ispirazione da un libretto abbinato ad una rivista di circa dieci anni fa della quale non so il nome, rivisitata a mio gusto ( ho omesso un bicchierino di cognac dall'impasto, la scorza di limone ed ho aggiunto il cioccolato ). 

INGREDIENTI:

- 300  g di farina
- 150 g di zucchero bianco
- 3 uova
- 100 g di burro
- 1 bustina di lievito per dolci
- 4 pere Williams
- 100 g di cioccolato  fondente
- un paio di cucchiai di zucchero di canna

Unire in una terrina la farina setacciata allo zucchero, aggiungere le uova leggermente sbattute e mescolare bene con una frusta a mano. Far fondere il burro e aggiungerlo tiepido all'impasto, assieme al lievito e un pizzico di sale. Si formerà un impasto di consistenza abbastanza granulosa. Aggiungere due pere tagliate a dadini e il cioccolato spezzettato. Versare l'impasto in una teglia di 26 cm di diametro imburrata e infarinata, distribuendo e livellando  l'impasto per tutto il fondo; disporre le altre due pere tagliate a fettine sopra l'impasto, cospargere la superficie di zucchero di canna e infornare a 200°C per circa 30 minuti. 









P.S. Non ho potuto fare foto alla torta tagliata perché era una torta di compleanno da portare alla mia amica  Marzia. 

mercoledì 6 novembre 2013

TRADITIONAL IRISH CARROT SOUP



E' passato davvero tanto tempo dall'ultima volta che ho scritto, dall'ultima volta che mi sono dedicata del tempo per godere di questo spazio. Nel frattempo però, ovviamente, il tempo non si è fermato ed ha lasciato spazio ad innumerevoli storie, inaspettati eventi, ulteriori crescite. La mia vita si è colorata di nuovo, il verde e l'azzurro che riempivano i miei occhi e il mio spirito a fine estate si sono trasformati in sfumature giallo-arancio, i colori dell'autunno che tanto riposano, che tanto coccolano, assieme ai primi maglioni da tenere aperti su una camicia oversize. Giorni di letture, di riorganizzazione di spazi e tempi, di nuovi progetti e sogni che si spalancano nelle nostre vite.
E' stato bello affacciarmi ogni tanto e vedere che non mi avete dimenticata, che quei legami che mi ha regalato questo mio piccolo regno non si sono spezzati. E' anche per questo che oggi è ancora più gioioso poggiare le dita sui tasti e regalarmi questo momenti. Vi dico grazie. E condivido con voi questa ricetta che mi ha innamorata nel mio bellissimo viaggio in Irlanda, un viaggio che credo sia stato determinante per la mia vita e per la mia relazione. 
Le soup in Irlanda sono un must, in ogni locale sul menù era presente la soup of the day, in genere di verdure, che più di una volta mi sono gustata. Visto il clima irlandese è comprensibile, una zuppetta del genere ti rimette proprio al mondo. La mia preferita in assoluto è stata la Carrot Soup, ricetta che vi propongo perchè di semplice preparazione e sicura riuscita!




Per la ricetta ho preso ispirazione da questo sito, il sapore è esattamente lo stesso che ho avuto il piacere di assaggiare dopo quel famoso bagno nell'Oceano, in un caldo ristorantino sulla spiaggia. Un posto davvero suggestivo ed un gusto che scaldava l'animo, oltre al corpo. 


INGREDIENTI:

- 1 kg di carote
- 1 cipolla grande
- 5 spicchi d'aglio
- 5 chiodi di garofano interi
- 1 litro di brodo vegetale
- 4 cucchiai di olio evo
- 2 cucchiai di succo di limone
- prezzemolo fresco
- panna da cucina
- sale e pepe nero qb

Pulire e tagliare le carote a pezzi di medie dimensioni, tagliare la cipolla a listarelle, pelare gli spicchi d'aglio. Scaldare l'olio in una casseruola, aggiungere cipolla, aglio, chiodi di garofano e carote e lasciar soffriggere per circa 5 minuti, finchè la cipolla non inizierà ad essere traslucida. Aggiungere il brodo bollente fino a coprire le verdure, eventualmente aggiungere il restante via via. Salare e lasciar cuocere per circa trenta minuti, finche le carote saranno morbide. A cottura ultimata rimuovere i chiodi di garofano e passare nel mixer fino ad ottenere una crema. Rimettere sul fuoco, aggiungere il succo di limone ed eventualmente altro brodo per renderla della giusta consistenza. Spegnere il fuoco, spolverare di pepe e servire aggiungendo un cucchiaio di panna da cucina e del prezzemolo fresco tritato per ogni scodella.

In certe varianti utilizzano il latte di cocco anzichè la panna, il sapore è diverso ma comunque buono. Io però lo preferisco con la panna, non si va a coprire il sapore dolciastro tipico della carota.



Lui biella, stantuffo, leva, muscoli, grinta, officina, sole
Lei, lei quiete, chitarra, vela, segreti, donna, calore, viole
Lui bar, alcool, nicotina, capelli indietro, cravatta, bici
Lei, lei rayon, lei signorina, la permanente coi ricci...

("Tango per due", F.Guccini )

Non ci ricorda qualcuno? 





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...