Visualizzazione post con etichetta VITA. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta VITA. Mostra tutti i post

venerdì 21 marzo 2014

ATTESA...

Ci sono momenti in cui qualcosa di enorme sconvolge la tua vita, tutto cambia, dentro e fuori di te. Un sogno che si è realizzato e realizzandosi ti ha offerto un modo tutto nuovo di vivere la tua vita, ha ammorbidito i tuoi spigoli nel corpo e nell'animo, ha preparato una culla nel tuo ventre per accogliere quella creatura che tanto hai sognato, che tanto hai desiderato. Momenti che non avrei pensato di poter assaporare e che mi ricordano invece quanto meravigliosa e imprevedibile sia la vita ora che una nuova vita cresce in me e con me ogni giorno, rendendomi più forte e più consapevole e facendomi scoprire lati di me che non avrei pensato di possedere. La gioia totale e la totalità me le regala la persona che ho accanto, che rende speciale, intenso e unico ogni attimo, facendomi sentire completa e dando finalmente un volto a quell'immagine di famiglia che era insita nel mio profondo da sempre. Il frutto del nostro amore ci ha resi un uomo e una donna migliori, sento fiorire in ogni mia cellula nuove speranze e tanto amore e serenità che credo possano contribuire a rendere il mondo un posto più bello. Non c'è emozione più grande del sentire la sua mano grande sulla mia pancia e la risposta del nostro piccolo al calore e all'amore che riceve. Amo le mie lacrime di gioia, le mie rotondità, amo il sorriso dei miei occhi e la mia faccia distesa, l'imprevedibilità delle mie emozioni, amo le sensazioni amplificate di questo momento unico, amo il nostro nido e il nostro stare insieme, il movimento del tempo così lontano dalla frenesia e dai conflitti, amo l'imparare ogni giorno a conoscerci in questa nuova veste, singolarmente ed insieme, nella triade perfetta che abbiamo creato. 
Questa primavera prorompente è come la magia che sta accadendo in me.

Tra poco più di due mesi diventerò mamma...


Sto cucinando tanto, sperimentando, pensando e creando, scusate se non sono più presente ma in questo momento così perfetto avevo bisogno di essere lontana da tutto per dedicarmi anima e corpo alla scoperta della maternità.

lunedì 6 gennaio 2014

LE MIE MARMELLATE DI NATALE

La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte...


Ogni volta che arriva l'Epifania ripenso alla casa dei miei nonni  nel centro di Firenze, alle calze lunghissime che facevano trovare a me e a mio fratello sotto la cappa della cucina, piene di caramelle, cioccolatini e anche un po' di carbone, non eravamo sempre dei bravi bambini. E ricordo mia nonna che recitava quella storiella della Befana, la parte che mi piaceva di più era quella relativa ai capitoni e confetti, perchè non ho mai capito cosa fossero i capitoni. L'unica cosa a cui associo questa parola sono le anguille, ma mi risulta strano che la Befana portasse anguille ai bambini. 
Oggi è festa, pranzerò con la mia famiglia e fuori c'è una giornata splendida. Effettivamente sembra Pasqua, sembra l'arrivo di una Primavera precoce anche se sicuramente l'inverno si farà ancora sentire. 
Ho iniziato questo nuovo anno con tanta gioia, con aspettative positive e piena di serenità, come del resto ho detto addio al vecchio anno con un sorriso sulla faccia, perchè per me, nonostante la crisi che ha cambiato sicuramente il modo di vivere e di affrontare la quotidianità di tutti noi, è stato un anno davvero speciale. Ho ritrovato in me una persona capace di affrontare la vita, ho riscoperto l'amore, prorompente come un fiume in piena, ho imparato a godere del tempo senza fretta, assaporando ogni attimo perchè so esserlo unico e irripetibile, qualsiasi cosa accada. Ho appreso la capacità di amare il mio corpo e la mia persona al di là dell'apparenza, assecondandone i bisogni e le necessità, scoprendo quanto siano belle le imperfezioni e quanto mi rendano vera. 
Accadranno grandi cose quest'anno.

Con queste immagini volevo farvi vedere i miei regali home made per questo Natale, spero che chi li ha ricevuti li abbia apprezzati, perchè il piacere che ho provato nel prepararli, confezionarli e personalizzarli è stato davvero grande.

La marmellata era di mele, uvetta, pinoli e cannella, fatta con la metà quantità di zucchero del peso della frutta, uvetta precedentemente rinvenuta in acqua tiepida, pinoli ( aggiunti assieme all'uvetta negli ultimi minuti di bollitura ) e cannella in polvere. 








mercoledì 24 aprile 2013

CENT'ANNI di MENO... e un ANNO in PIU'

24 APRILE


Stesi nell'erba tra i fiori di campo
Persi a narrarci future fortune
coi sensi colmi di voglia di vita
In tasca solo speranza infinita
E una fiducia infinita nel seno
Quando avevamo cent'anni di meno
Quando una donna era fatta di nebbia
e dalle labbra stillava rugiada
Da quella bocca spandeva all'intorno
Inni alla nascita nuova del giorno
E i suoi capelli odoravan di fieno
Quando avevamo cent'anni di meno
Mille cannoni perduti da un bacio
Noi credevamo alla pace nel mondo
Bastava un dolce sorriso uno sguardo
Tutti abbracciati in un bel girotondo
Anche al diluvio davamo il suo freno
Quando avevamo cent'anni di meno
Oltre i confini
di un chiaro orizzonte
nascevan solo mattini di pace
La fame il freddo la tetra miseria
o il malgoverno di qualche incapace
Tutto sfumava in un cielo sereno
quando avevamo cent'anni di meno
Luce accecante
ci entrava negli occhi
e dipingeva di rosa il cammino
Gli sfruttatori
gli schiavi del vizio
o i giustizieri di un vecchio ronzino
Li lasciavamo fuori dal treno
Quando avevamo cent'anni di meno
Sopra alle sponde di un lago di pane
noi portavamo l'intero creato
Poi cantavamo canzoni all'amore
Nudi tra gli alberi
ai bordi di un prato
paghi d'amore col cuore ripieno
Quando avevamo cent'anni di meno
Sotto alle stelle
in un bar dentro casa
senza deciderci ad andare a dormire
Noi volavamo su Marte o la Luna
felici solo di starci a sentire
E credevamo ad un domani sereno
Quando avevamo cent'anni di meno


("Cent'anni di meno", P.Bertoli )







...E OGGI HO UN ANNO IN PIU'...

domenica 23 dicembre 2012

SONO QUI

Sta arrivando. Per me è stato improvviso e inaspettato, soprattutto da quando mi ero rassegnata a vivermelo senza nessun calore, senza spirito o voglia di condivisione. Direi che posso promuovere la parola "condivisione" come emblema di quest'ultimo periodo, se non altro come termine maggiormente usato. Da dopo il mio viaggio in Nepal la sento assolutamente mia, mi piace il suono, mi piace il significato, mi piace ciò che rappresenta per me. E' come se fosse la chiave di una nuova era, forse i Maya non avevano tutti i torti. Non era la fine del mondo, era semplicemente un nuovo inizio. Ok, nel mio caso non si poteva stabilire una data precisa, ma sinceramente è come se per me si fosse chiusa un'era, un periodo che durava da troppo tempo e al quale mi ero ormai tristemente abituata. Perchè è stancante lottare continuamente con Mister Hyde ( parole prese in prestito ;) ma arriva un momento in cui bisogna smettere di perdere sempre la lotta, arriva un momento in cui è bene che si metta in silenzio da un lato e che ci lasci finalmente liberi di vivere la nostra vita. Io non ho più intenzione di abbassare la testa e rassegnarmi. 
Ma come al solito mi perdo nei miei discorsi perchè i pensieri mi si affollano in testa e fluiscono come acqua ... dicevo che sì, l'ho sentito arrivare e pervadermi e l'ho accolto, l'ho lasciato entrare a farmi del bene, perchè lo so che tante cose non vanno, che i soldi e il lavoro non ci sono, che la politica fa schifo, che la gente muore, che i diritti vengono calpestati e che la Terra piange; che ultimamente ho combinato un sacco di casini e innescato una serie di reazioni a catena alle quali mi sembra impossibile porre rimedio...queste cose le ho purtroppo ben chiare in testa ma ne avevo bisogno, lo ammetto, ne avevo proprio un gran bisogno. Avevo bisogno di sentire che ancora non è tutto perduto, che la speranza esiste e bisogna sempre crederci, che un gesto conta ancora tantissimo, che è bello passeggiare per il centro in una mattinata di nebbia, sentire il freddo sulle guance e fare piccoli acquisti. Mi piacerebbe gridarla questa gioia che provo dentro, per ora mi accontento di scriverla qua, spalanco le braccia e il cuore e mi lascio cullare da questa sensazione. 
E Natale sia. 



Un augurio a tutti voi, a chi mi ascolta, a chi mi legge, a chi mi vuole bene e soprattutto a chi non si stanca mai di credere in me.  



Ci scommetto che nevica
Tra due giorni è Natale
Ci scommetto dal freddo che fa.
E tu scrivimi scrivimi 
Per il bene che conti
Per i conti che non tornano mai
Se ti scappa un sorriso 
Ti si ferma sul viso
Quell'allegra tristezza che c'hai

( "Natale", F.De Gregori )


lunedì 26 novembre 2012

RITORNO e NUOVO INIZIO

Curd con frutta fresca

Eccomi tornata dal viaggio, da quella che è stata un'esperienza incredibile, impossibile da descrivere solo con le parole. Spero che alcune delle immagini meravigliose che ho visto e che sono riuscita ad immortalare aiutino a capire anche solo una parte di quello che ho provato vedendole, perchè possano servire da testimonianza del mio passaggio in quella bella terra ricca di colori, suoni, odori ma soprattutto sorrisi, mani, voci, occhi, sguardi e ancora cultura, tradizioni, sapori e musica. E la maestosità delle montagne, la varietà degli animali che scorrazzano liberi ovunque, i fiori variopinti, il caos caratteristico di Kathmandu, il misticismo dei templi, il gusto vario e pungente della moltitudine di spezie, la spiritualità dei monasteri buddhisti, la pace interiore che caratterizza quel popolo. Tutto questo mi ha lasciato addosso una serenità ed un appagamento totale dei sensi che non mi sarei mai aspettata, un benessere a 360 gradi che ancora dura e che spero di portarmi dentro il più a lungo possibile. Perché non so se si può dire grazie alla terra, all'alba, al tramonto, al riso, alle candeline di burro di yak, al sorriso e alla determinazione degli sherpa, al curd con la frutta fresca, ai clacson fanatici delle città, ai cani disseminati dappertutto, alle mucche imperturbabili che camminavano per le strade, ai meravigliosi bambini e al loro sorriso, al mantra Ohm ma ni padme hum, tanto presente da essere indimenticabile, ai Mo:mo gustosissimi, agli infiniti e numerosissimi templi, ai villaggi rurali e una miriade di altre cose. Non so davvero se da qui posso dire grazie a tutto questo  ma certamente posso dirlo alle persone che hanno condiviso con me quest'avventura, perchè son stati dei grandi compagni di viaggio, perchè era bello camminare insieme su quei benedetti ed infiniti scalini sull'Annapurna, perchè era bello ballonzolare insieme sulla groppa dell'elefante, perchè era bello curiosare nei piatti degli altri quando arrivavano misteriose pietanze, perchè era divertente ripetere come un mantra le nostre battute per prenderci tutti sanamente in giro.
Spirito d'adattamento, capacità di osservare e "vedere" non solo con gli occhi ma soprattutto col cuore e la mente, condivisione, attenzione per l'"altro", apertura totale a tutto il nuovo che arrivava come una pioggia meravigliosa e stupefacente, ridimensionamento di tutte le cose inutili e stupide alle quali davo importanza prima, ritrovamento di quella Celeste che si era messa a cuccia in un angolo remoto, nascosta e impaurita.
E' stato bellissimo riprenderla per la mano e vederla sorridere.

Annapurna al tramonto




Annapurna all'alba

Poon Hill

Donna di Bhaktapur



Bambina di Birethanti

Pagine 

Lavoro nei campi di miglio


Terrazzamenti 

Donna nepali

Piatto nepali

Pokhara

Elefantessa nel Parco di Chitwan

Cane festeggiato

Monaca buddhista nel laboratorio d'incenso

Pashupatinath

Pace!
Boudhnat


Tempio a Bhaktapur

Campane a Manakamana

Yak restaurant

Mercato

Tempio della Dea Kali

Ruote di preghiera

Bhaktapur

Cavi della luce a Kathmandu


Bimbe a Bungamati


83enne nepali

Contrasti





lunedì 3 settembre 2012

NAPULE E' MILLE CULURE...

Grazie... a chi di sorrisi me ne ha regalati tanti, a chi mi ha fatta sentire a casa, a chi ha pensato a me da lontano, ogni giorno.
Grazie alle risate, al panino alle tre di mattina, ai mille caffè -rigorosamente con l'acqua-, alle partite a scopone, alle luci e ai colori, ai sapori e agli odori di questa città dai mille volti.
Grazie al mare che mi ha cullata, al buongiorno del Vesuvio ogni mattina, alle strade piene di gente, ai rumori di voci e di vita ad ogni ora. 
Grazie alle melanzane a funghetto e alla mozzarella di bufala, grazie a Mammina, grazie agli scherzi e ai nostri motti, ripetuti come mantra per tutta la vacanza. 
Grazie ai "ce l'ho", alle mie infradito tutte rotte, al balsamo lasciato in auto, alle vostre traduzioni perchè altrimenti certe volte non avrei capito niente.
Grazie ad ogni sanpietrino che ha accolto i miei passi, ad ogni scorcio che ha accettato i miei occhi curiosi, a tutti i buongiorno i buonasera e i buonanotte.

Grazie amici miei perchè avete reso indimenticabili questi giorni.
luci e ombre a Piazza Plebiscito

banchi di pesce

un simpatico trio

le volte di Galleria Umberto

Piazza del Plebiscito


i quartieri spagnoli

Nennella

il cuore di Napoli
Napoli by night

verso Sorrento

una barca

saponi a Sorrento

limoni

fruttaroli

carretto e cavallo

Chiostro di San Francesco a Sorrento 
discesa




Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...