Ci sono momenti in cui le tue certezze vacillano. In cui ti chiedi tante cose, ti fai tante domande ma da sola non riesci a trovare nessuna risposta. Oppure non riesci a trovare le risposte che vorresti, quelle che ti renderebbero un po' più serena e un po' più ottimista.
Ci sono momenti in cui il futuro sembra non esistere, in cui vorresti programmare qualcosa per avere un obiettivo piacevole da raggiungere, oppure cogliere una sfida e lottare per vincerla.
Ci sono momenti in cui sei stanca di ascoltare gli altri che ti ripetono che devi mangiare, che devi uscire, che così sei troppo magra, che si chiedono se hai cenato, che fingono di preoccuparsi di te, che non credono ad una sola parola di quello che dici, che pensano che tu sia triste quando invece in quel momento sei solo stanca perché cerchi di occupare le tue giornate riempiendole di attività e di piccoli piaceri che hai voglia di condividere solo con te stessa.
Ci sono momenti in cui circondarsi di persone, di amicizie, di cene chiassose e tacchi alti, di cinema e passeggiate; come ci sono momenti in cui hai bisogno di prendere Nebbia e camminare con lui, ascoltando solo la tua musica, lontana dai telefoni e da tutti, momenti solo tuoi che ti rendono felice pur nella malinconia che fa da sottofondo a tutta la tua esistenza.
Ci sono momenti in cui un evento inaspettato ti cambia l'umore, altri in cui un dolore improvviso riesce finalmente a farti piangere quelle lacrime che ti trattieni dentro da giorni. Momenti in cui ascolti una canzone e un ricordo ti strappa un sorriso dolceamaro.
Ci sono momenti in cui ti sembra che tutto vada bene, che sei felice per il sole che è tornato, perché nello specchio ti vedi carina, altri in cui sei talmente preoccupata che rischi di impazzire perché ti sembra che vada tutto storto e non riesci proprio ad essere ottimista se il tuo gattino sta male.
Però sono momenti che ti rendono forte, che arricchiscono la tua persona perché ogni esperienza vale la pena di essere vissuta, nel bene e nel male, portandosi dietro dei perché che a volte sembrano così ignoti da lasciarti senza parole, salvo poi, alla fine, scoprire che il loro significato ti rende una donna più completa.
Mia mamma di ritorno da Ischia, come ogni anno, mi ha portato un cedro enorme, maturato al sole napoletano, un cedro sano di quasi un chilo di peso. Ho ripreparato la marmellata che l'anno scorso era venuta perfetta ed essendo di agrumi può ufficialmente essere chiamata così. Conserva un gusto leggermente amarognolo, sicuramente non troppo dolce, estremamente versatile nel suo utilizzo dai dolci all'accompagnamento di formaggi stagionati.
- 1 cedro affogliato non trattato
- zucchero bianco ( la metà del peso del cedro )
Lavare bene il cedro con la buccia, pulendolo con uno spazzolino per eliminare i residui dalla buccia e sbucciarlo conservando solamente la parte gialla ed eliminando la parte bianca. Eliminare la pellicina e i semi da ogni spicchio, farli a pezzi e metterli in una ciotola con lo zucchero, mescolare bene e lasciare a riposo una notte in frigo. Il giorno dopo mettere a bollire le bucce tagliate a striscioline sottili per circa 15 minuti, buttare via l'acqua e ripetere l'operazione tre volte per togliere l'amaro dalla buccia. A questo punto unire le scorze al frutto con lo zucchero, portare ad ebollizione e lasciar cuocere finche non si sarà addensata ( vale la prova piattino ). A piacere la marmellata può essere lasciata "grezza", con le scorze intere, oppure potrà essere frullata e riportata a bollore per qualche minuto. Invasare subito in vasetti da sottovuoto puliti e perfettamente asciutti, chiudere il coperchio e capovolgere il vasetto; avvolgere immediatamente in dei canovacci e lasciarli raffreddare. Raffreddandosi creeranno l'effetto sottovuoto, controllare che il tappo faccia "click" una sola volta rimanendo in posizione da sottovuoto.
Prendimi in cura da te
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Curami curami
( "Curami", CCCP )