A casa dei nonni c'era sempre quell'odore familiare, inconfondibile già salendo le scale, quell'odore rassicurante che avvolge ogni casa, permettendoci di riconoscerla anche ad occhi chiusi. Dopo quattro piani di scale arrivavamo col fiatone, io e mio fratello facendo a gara per chi arrivava prima, i nonni ci accoglievano sul pianerottolo, con la porta aperta e l'odore del pranzo che si spandeva ovunque. Ricordo gli oggetti, inconfondibili nella loro consueta posizione: i cappotti di mia nonna appesi all'attaccapanni in inverno, il bollitore appoggiato sulla stufa, il centrino sullo schienale della poltrona in pelle marrone in salotto, la donnola impagliata sulla libreria dello studio... e il pacchetto di Ritz, immancabile nello stesso ripiano della cucina. Ho l'immagine di mia nonna che fa la Settimana Enigmistica, seduta in cucina, con i suoi occhiali e la gamba "malata" di sbieco sotto la seggiola; mio nonno nello studio a scribacchiare le sue carte o a disegnare ed io che via via crescevo e con le dita riuscivo quasi a toccare i fili ornamentali che scendevano dal paralume...
E ogni volta, dal ripostiglio, mio nonno tirava fuori il vecchio album con le foto di una vita, raccontandomi chi erano quelle facce così antiche che stavano in posa davanti all'obiettivo, lontani parenti oppure loro da piccoli, nelle immagini consumate dalla luce e dal tempo. Mi raccontava di come avesse conosciuto mia nonna tantissimi anni prima, quando veniva mandato in campagna a trascorrere l'estate dalla famiglia di lei, numerosissima di fratelli e sorelle, di nonni e zii, di lavoro duro nei campi e dietro agli animali. E di come tra le sette sorelle avesse scelto proprio lei, mia nonna Renata detta Gina, continuando ad andare a trovarla ogni anno in quella casa fuori Firenze che via via sentiva sempre più cara, fin quando, in tempo di guerra, si erano finalmente sposati. Non mi stancavo mai di ascoltare mio nonno, che con la voce calma e i suoi occhi limpidi e chiari mi raccontava quella storia così romantica, la storia della sua vita. E non importa se negli anni, quando si faceva sempre più vecchio, mi chiedeva se me l'avesse mai raccontato, come aveva conosciuto la nonna. Lo ascoltavo con lo stesso interesse e gli occhi sognanti di una bambina che ascolta la sua storia preferita. E ora che i nonni non ci sono più conservo nel cuore e nella mente il sapore di quei ricordi.
Le melanzane cucinate così era solita farle mia nonna e mia mamma le prepara esattamente come le faceva lei. Hanno il sapore di casa e della tradizione di famiglia, un piatto semplice ma sostanzioso e davvero davvero gustoso.
E ogni volta, dal ripostiglio, mio nonno tirava fuori il vecchio album con le foto di una vita, raccontandomi chi erano quelle facce così antiche che stavano in posa davanti all'obiettivo, lontani parenti oppure loro da piccoli, nelle immagini consumate dalla luce e dal tempo. Mi raccontava di come avesse conosciuto mia nonna tantissimi anni prima, quando veniva mandato in campagna a trascorrere l'estate dalla famiglia di lei, numerosissima di fratelli e sorelle, di nonni e zii, di lavoro duro nei campi e dietro agli animali. E di come tra le sette sorelle avesse scelto proprio lei, mia nonna Renata detta Gina, continuando ad andare a trovarla ogni anno in quella casa fuori Firenze che via via sentiva sempre più cara, fin quando, in tempo di guerra, si erano finalmente sposati. Non mi stancavo mai di ascoltare mio nonno, che con la voce calma e i suoi occhi limpidi e chiari mi raccontava quella storia così romantica, la storia della sua vita. E non importa se negli anni, quando si faceva sempre più vecchio, mi chiedeva se me l'avesse mai raccontato, come aveva conosciuto la nonna. Lo ascoltavo con lo stesso interesse e gli occhi sognanti di una bambina che ascolta la sua storia preferita. E ora che i nonni non ci sono più conservo nel cuore e nella mente il sapore di quei ricordi.
Le melanzane cucinate così era solita farle mia nonna e mia mamma le prepara esattamente come le faceva lei. Hanno il sapore di casa e della tradizione di famiglia, un piatto semplice ma sostanzioso e davvero davvero gustoso.
INGREDIENTI:
- melanzane lunghe
- mortadella
- fontina ( o emmental ) a fette sottili
- 1 uovo
- farina
- pangrattato
- olio per friggere
Sbucciare le melanzane e tagliarle a fette sottili per il lungo, adagiarle su di un piatto, salarle e lasciarle a perdere l'amaro per circa un paio d'ore, ponendo il piatto inclinato e con un altro piatto sopra. A questo punto asciugarle bene, scaldare abbondante olio ( di semi ) in una padella larga e friggere le melanzane finche non saranno appena dorate. Lasciarle ad asciugare su uno scottex, una volta fredde accoppiarle secondo la misura, porre al centro una strisciolina di mortadella e una di fontina o emmental, infarinare, passare nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato e friggere nell'olio bollente. Sono buone calde ma anche fredde.
Just a perfect day
Problems all left alone
Weekenders on our own
It's such fun
Oh, it's such a perfect day
I'm glad I spend it with you
Oh it's such a perfect day
You just keep me hanging on
( "Perfect day", Lou Reed )
Problems all left alone
Weekenders on our own
It's such fun
Oh, it's such a perfect day
I'm glad I spend it with you
Oh it's such a perfect day
You just keep me hanging on
( "Perfect day", Lou Reed )
Che belle le ricette della tradizione! Quelle che sanno di buono, di nonni, di amore... Bellissimo post, complimenti e serena domenica!!!
RispondiEliminaGrazie cara, è vero, sono senza dubbio le migliori! Buona settimana a te
Eliminabellissimo post...e buonissima ricetta...essendo che mi piacciono le melenzane..sicuramente proverò questa ricetta....buona domenica cara
RispondiEliminaSì ti consiglio di provarle, non son proprio leggerine ma sono buonissime!
EliminaChe bello il tuo racconto di famiglia, e' vero che la cucina con i suoi profumi e i suoi sapori ci puo' far tornare indietro nel tempo e regalarci ancora momenti intensi con i ricordi....
RispondiEliminaMia mamma mi ha sempre fatto le melanzane fritte ma senza quel gustoso ripieno, per cui da provare:-)
Celeste come e' andato il traslocco? spero che riesca un po' a riposarti un abbraccio!
Ciao Ombretta, ah,se non avessimo i ricordi! Quelli pieni di amore nostalgico poi sono i migliori, quelli che ti fanno rivivere un legame ancora di più. Il trasloco!!! Oggi ho lavorato 13 ore, abbiamo spostato tutto, neonati compresi, un lavorone ma siamo stati una gran bella squadra.
EliminaE ora vado a nanna che sono sfinita!
Buonanotte tesora
Mamma mia sei davvero brava 13 ore!!!! Immagino che tu fossi distrutta !!! Spero che per il resto tu stia bene :) un bacio grande
EliminaMentre leggevo il tuo post, mi sono ritornati in mente i miei nonni materni. Credimi nel tuo racconto ho rivissuto tante situazioni analoghe.Anche mia nonna faceva spesso le melanzane ripiene, la ricetta era un'altra.Mi pace quella della tua nonna e la voglia provare. Buona domenica.
RispondiEliminaAllora non ti resta che provarle, mi farà piacere sapere che mangi un piatto suo :)
EliminaE poi potresti pubblicare la ricetta della tua, farò lo stesso. Un abbraccio
Ciao Celeste, il tuo racconto mi ha fatto emozionare... mi hai fatto ricordare la casetta dei miei nonni e l'odore di ragù che c'era la domenica, la perfezione di quei momenti... Anche loro non ci sono più e li porto nel cuore, sono parte di me, li ho amati e li amo con tutta me stessa. Queste melanzane sono fantastiche, gustosissime, segno la ricetta e provo a farle, a me piacciono in tutti i modi ma così sono proprio squisite! Complimenti e grazie per aver condiviso tutto questo :) Un abbraccio, buona serata :)
RispondiEliminaGrazie a te di apprezzare la semplicità dei racconti della mia vita.
EliminaUn abbraccio a te :)
mmmh ricetta stagionale :P
RispondiEliminabuona :D
Grazie, ma sei l'amico di mio fratello, vero?
Eliminasi, anche se tuo fratello probabilmente negherà :D
Eliminastupendo questo racconto di vissuto familiare! e che bello tramandare le ricette tradizionali....sono sempre le più buone!
RispondiEliminaqueste melanzane sono davvero stuzzicanti! brava!
bacioni
E' vero, sono le più buone perchè cariche di tutto il nostro vissuto, del nostro passato e dei nostri affetti.
EliminaIl mio piatto preferito *in assoluto*. Grande, Celeste. Comunque la nonna le faceva leggermente meglio. Mi mancano i nonni, sicuramente il miglior esempio di una perfetta vita di coppia.
RispondiEliminaVabbè, erano più buone perchè le faceva lei e perchè le mangiavamo a casa sua. Anche a me mancano i nonni, ti ricordi quando si andava via da casa loro e loro erano alla finestra e noi, anche dopo aver girato la curva, si diceva :"io li vedo ancora!" ?
EliminaGrazie del commento, Detto.
ehi tesoro che bei ricordi!!!! immagino che ti riempiano il cuore!!! e la pancia invece te la riempiono queste delizie, io amo le melanzane e così facite son davvero una golosità!!! bella ricetta.. buon inizio settimana un bacione
RispondiEliminaTi riempiono eccome!!
EliminaBuona settimana a te, in attesa delle agognate ferie
Mamma queste melanzane sono golosissime!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaCari amati nonni.......e tutto quello che ci tramandano, le storie, l'amore , la poesia della vecchiaia e i loro dolce ricordo che si ritrova in un piccolo oggettino conservato gelosamente, negli odori, e nel cibo dove c'è dentro tutta la nostra vita.
RispondiEliminaBello il tuo post, bella la tua ricetta e dato che come me hai postato un piatto della tradizione familiare spero che anche le altre amiche blogger abbiano il piacere di fare altrettanto, inaugurando un percorso delle ricette della memoria e regalandoci reciprocamente un ritaglio di storie che in fondo è comune a tutti
Grazie Ondina, sarebbe curioso, potremmo farla una rubrica dove si postano le ricette dei ricordi, della propria famiglia e della propria memoria. Si fa?
EliminaCiao carissima!! Ma che bellissimo post..mi hai fatto luccicare gli occhi!
RispondiEliminaChe bei ricordi..e mentre li racconti traspare il tuo sentimento, è una cosa bellissima! Questi nonni, che ci crescono, ci coccolano, ci fanno arrabbiare, ma ci fanno crescere su ogni aspetto! Per loro i nipotini sono una magia che mai nessuno potrà capire.. Complimenti per il tuo post, è dolcissimo davvero..evviva i nonni!
Non sono amante delle melanzane, me la ricetta mi stuzzica parecchio..hihihi
Un bacione!!!
I nonni sono una grandissima risorsa di amore incondizionato, di "vizio", di insegnamento, se non ci fossero andrebbero inventati! ( anche perchè non ci saremmo nemmeno noi, in tal caso! ahaha )
EliminaUn bacio a te e grazie
oh! tornasti e io non mi n'addunai, cioè non me ne sono accorta ;)
RispondiEliminama niente ci fa, c'è tutto il tempo in questa seratina fresca che "Circe" (mio malgrado) ci ha regalato.
ma caminamu con ordine e parliamo un po' dei nonni; che meraviglia il sapore che ci hai regalato tu con questi ricordi che appartengono un po' a tutti con facce, nomi e luoghi diversi e, leggendoti, è piacevole cullarmi nei miei ricordi di una casa posta al terzo piano ma con i soffitti alti e le corse su per le scale con il mio di fratello...quasi tutto coincide dunque. La ricetta l'adoro sa proprio di famiglia e di sfizioserie domenicali
*
grazie bedda
Cla
Ma che bel post: denso di ricordi bellissimi. Anche per me l'odore di casa dei nonni aveva quel che di rassicurante. Buonissime queste melanzane, e se della nonna ancora di più :-) Bacio!
RispondiEliminaPurtroppo di tutti e quattro i miei potenziali nonni, ho avuto la fortuna di conoscerne solo uno, mio nonno materno che mi ha accompagnato per pochi anni, lasciandomi bei ricordi dei nostri giochi insieme. Cioè io giocavo, lui subiva paziente. Di lui mi raccontarono dopo, della sua vita, del suo lavoro e mi resero orgogliosa. Non ne ho mai scritto ma prima o poi lo voglio fare. Per ora ma lo porto nel cuore. Un abbraccio
RispondiEliminaOh, Celeste, come vorrei non aver perso due dei miei nonni quando ero troppo piccola per capire fino in fondo i loro racconti e gli altri due quando ero troppo sventata e preoccupata solo di frivolezze per trovarli interessanti... come te, guardo le foto di famiglia, ma da sola, senza nessuno che mi racconti le storie di quei volti dall'acconciatura rétro. E vorrei avere delle ricette di famiglia da custodire gelosamente o da condividere sul blog, invece di inventarmele come mi invento il mio passato...
RispondiEliminaAlcuni sapori diventano ricordi, alcuni ricordi sono proprio meravigliosi sapori. Sanno di atmosfere, di alcuni determinati colori, di certi amori, di certe luci.. di sorrisi o di pianti, di tempo passato che hai celato nel cuore.. che sai non tornerà, sebbene magicamente torni a farti visita. Mi hai fatto venire una nostalgia di certe situazioni.. e le tue melanzane hanno già il sapore e il profumo di qualcosa di unico.
RispondiEliminaSono tornata, dolce amica.:) TI abbraccio con tanto bene
Che belli i ricordi dei nonni... ci insegnano a crescere coccolandoci e regalandoci mille attenzioni. Hai ragione, ci sono dei profumi inconfondibili che ti fanno sempre dire: questa è la mia casa!!! Ed è bello quando si rieace a sentire quegli stessi profumi anche a distanza di tempo in case diverse... ma sempre nostre.
RispondiEliminaLa ricetta è fantastica!! E non avrebbe potuto essere diversamente...
Un bacio.
Ciao Celeste, una cosa che mi è mancata nella vita è proprio la sensazione unica e irripetibile che si prova mentre si sta andando dalla nonna, come ho scritto tempo fanon ci sono più le nonne di una volta, sono cambiate troppe cose ed è bello che tu condividi una sua ricetta, ho raccolto le 2 melanzane bianche del mio "orticello" in vaso pensi che possa adoperarle così, sai, voglio valorizzarle al massimo, sono le mie prime melanzane :-)
RispondiEliminaCiao Celeste,
RispondiEliminascopro per la prima volta questo blog grazie alla nostra amica comune Libera (che guarda caso è qui sopra...) e mi ritrovo in un posto molto accogliente, ricco di racconti interessanti e sinceri, oltre che pieno di ricette meravilgiose come questa.
Quindi credo proprio che tornerò a curiosare, perchè mi son trovata un pò a casa.
Nadia - Alte Forchette -
buonissime ma la doppia frittura proprio non va per me proverò la tua ricetta ma la prima le farò grigliate e poi fritte grazie e ciaooooo
RispondiElimina